Anche gli elettricisti votano… quindi cercano quantomeno di intuire la situazione.
E quindi tengono d’occhio la situazione politica, al di la del senso di appartenenza a questo o quello schieramento o partito politico…
Lo scenario politico attuale e’ piuttosto interessante…. quantomeno perche’ fa di tutto per far capire BENE che la nostra e’ una REPUBBLICA PARLAMENTARE , quindi in estrema sintesi “una forma di Governo, in cui la rappresentanza democratica della volontà popolare è affidata, tipicamente per mezzo di elezioni politiche, al Parlamento e ai suoi membri”, il che , detto “alla buona”, potrebbe “suonare” cosi: io voto il candidato e lo delego “in bianco” a rappresentarmi e scegliere il modo migliore per governare, tra i modi c’e’ quello di scegliersi gli alleati tra i colleghi di altri partiti con i quali “trovare i numeri” per avere una maggioranza effettiva che gli consenta di raggiungere gli obbiettivi per i quali l’ho votato. Il tutto quindi SENZA L’OBBLIGO (se non quello morale, ma sono punti di vista) di darmi modo di “confermare” (nuove elezioni) o meno la fiducia nei suoi confronti , anche nel caso le sue scelte di “alleanza” mi dovessero sembrare poco chiare o addirittura decisamente antipatiche, addirittura opposte al “mio” credo politico…. Insomma lo (li) scelgo e “lui” (loro) fara’ (faranno) come riterra’ (riterranno) piu’ opportuno al fine di raggiungere gli obbiettivi che in campagna elettorale “mi” ha (hanno) promesso, “stop”.
BEN DUE ESEMPI chiarissimi aiutano a capire il “concetto” di “Repubblica Parlamentare” ed entrambi sono “capitati”… negli ultimissimi anni:
1 – ultime votazioni nazionali (nessuno raggiunge il “traguardo” del 40%, considerato ottimale per avere una maggioranza netta e pienamente operativa) e quindi dopo lunghe “consultazioni” si alleano forze che addirittura in campagna elettorale avevano chiaramente “diviso” l’elettorato (M5 STELLE + LEGA, senza il resto dei partiti di coalizione di centro destra, Forza Italia e Fratelli d’Italia) .
2 – La Lega abbandona il Governo e i 5 Stelle (in virtu’, e quindi piu’ che “legittimamente”) interpretano il mandato ricevuto andando a cercare e trovare una nuova alleanza con chi fino a quel momento era nettamente all’opposizione e cioe’ il Partito Democratico.
Come in situazioni praticamente analoghe in precedenza… il tutto e’ “ovviamente” piu’ che regolare , essendo come accennato all’inizio di questa chiacchierata, il nostro un paese governato sulla base della “formula”: REPUBBLICA PARLAMENTARE.
Si e’ scritto all’inizio “tenere d’occhio la situazione politica”… e quindi qual’e’ al momento?
La situazione e’ piuttosto “tesa” (ma non confusa, anche se in molti dicono ai limiti della fattibilita’ ) ed e’ costituita da partiti e rappresentanti “noti”, tranne una formazione, quella di Matteo Renzi (Italia Viva) che da poche settimane si e’ “staccata” dal partito madre (il PD) e, rimanendo formalmente alleata al PD e quindi ai 5 Stelle , e quindi rimanendo al Governo, procede nell’interpretare il voto mai avuto “direttamente” ma, del tutto “legittimamente” ottenuto “trasversalmente” in fase di elezioni nazionali, essendo come detto, in origine parte di un partito votato, quindi sicuramente anche lui “responsabile” dei risultati elettorali ottenuti, il PD.
La situazione “tesa” ha portato ultimamente a dare una particolare attenzione/interpretazione a votazioni REGIONALI che normalmente non avevano , quantomeno a livello di ripercussione “logica” sulla situazione politica nazionale e quindi il Governo “centrale”, e i risultati hanno alimentato le rimostranze… quasi pretese…. di nuove elezioni necessarie al fine di capire chiaramente la popolazione a chi intende (potrebbe intendere) affidare il “timone” del Governo.
Un risultato (Umbria) ha alimentato le “pretese” dell’attuale opposizione (centro destra) , altri due risultati recentissimi (Emilia e Calabria) hanno da un lato “ridimensionato” lo scenario e da un altro pero’… potrebbero far immaginare un nuovo “colpo di scena” previsto… o quantomeno prevedibile dal punto di vista del piu’ che citato “sistema stato Italia “, ed e’ quello di un nuovo “ribaltone” che potrebbe verificarsi partendo dallo “stato di fatto” del partito che “sin dall’inizio” ha “diretto la faccenda”: il Movimento Cinque Stelle.
Uscito piu’ che ridimensionato dalle ultime regionali, e privato di un numero non indifferente di rappresentati del Governo stesso (defezioni) , oggi si presenta come un partito che DI FATTO ha sempre meno “numeri” per poter davvero reggere il peso di una “maggioranza” al Governo (o quantomeno di rappresentare una maggioranza netta della popolazione) e lo scenario potrebbe di nuovo cambiare nel caso (in molti lo “vedono”, anche se ovviamente tra chi e’ all’opposizione in modo particolare) dovessero presentarsi nuovi insormontabili diversita’ di “opinioni” con gli alleati attuali (PD e Italia Viva.. ) su argomenti di “vitale importanza”.
In quel caso e’ sicuramente “fattibile” uno scenario che puo’ “legittimamente” escludere la chiamata alle urna e potrebbe “verosimilmente” essere costruito con una scissione del o dal PD ma con una alleanza con Italia Viva di Matteo Renzi (che a sua volta potrebbe prendere distanze nette dal partito “madre”, come nel caso della riforma della prescrizione ) e che quindi assieme al centro destra avrebbe i numeri per governare quindi con una formula del tipo: 5 stelle + Italia Viva + centro destra piu’ o meno al completo ) .
L’appuntamento “naturale” per le prossime elezioni e’ il 2023…. TUTTO e’ davvero ancora possibile, e sembra proprio che Renzi e il suo nuovo partito siano destinati a crescere, quantomeno dal punto di vista della “Politica pura” (giochi di Palazzo al di la del coinvolgimento attivo della popolazione) e quindi a diventare sempre piu’ determinante per le sorti del Governo di questo paese.
Decisamente uno scenario “interessante”, sicuramente piuttosto movimentato, uno scenario dove si sente sempre di piu’ l’esigenza di verificare che (se) la “messa a terra” dell’impianto… c’e’ ancora e nel caso fosse necessario… puo’ funzionare a dovere, laddove per “messa a terra” si potrebbe considerare la Costituzione (altro termine che mai come di questi tempi e’ diventato piu’ che popolare)… ma forse il discorso rischia di farsi davvero “politico” e andare ben oltre la pura “chiacchiera” davanti a una cioccolata, meglio lasciar perdere…
MHA….
NOTA: la categoria scelta per questa pubblicazione e’ “CHIACCHIERE“.